Per filo e per segno #9: Spuntini [Il settimo giorno II]
La puntata in cui ci facciamo un sacco di domande e poi ci pensiamo su.
Ciao ed eccoci qui a ragionare sul romanzo “Il settimo giorno” di Yu Hua.
Questa è la puntata in cui ci facciamo qualche domanda, prima del gran finale.
Spuntini (in ordine del tutto casuale)
Perché proprio il numero 7? Ha un valore filosofico/religioso? Secondo me tema da approfondire senza se e senza ma.
Avete vissuto le storie che avete incontrato nel libro con un forte senso di empatia o di straniamento? Per me un bel mix di entrambe le emozioni.
Si parla spesso di cibo. Succede lo stesso nella maggior parte della letteratura cinese che conosco. Aspetto culturalmente interessante? Dal mio punto di vista, decisamente sì.
Personaggio preferito? Forse io risponderei: il padre di Yang Fei.
Le aspettative e i pregiudizi che avevate sul mondo cinese hanno trovato più conferme o più smentite? (Ci sto ancora ragionando).
Vi è piaciuto il finale? Per me, decisamente dolce, senza essere stucchevole.
Romanzo ricco di metafore: cosa buona e giusta? Cosa ci insegna (che non sapevamo già) Yu Hua sulla morte?
Grazie di partecipare a questo gruppo di lettura e a presto,
Sara